Pagine di diario
Sono sulla finestra della cameretta. Osservo da qualche minuto la bella scena che mi presenta la natura. Il vecchio pino se ne sta lì tranquillo ad assaporare il tepore del sole, oggi tanto carezzevole. In cielo qualche nuvoletta passeggia indisturbata e, lontano, un palazzo bianco si staglia contro l'azzurro schiarito delle montagne. Il consorzio agrario innalza la sua asta al di sopra della cima del monte di dietro, e la torre dei riflettori sta ad osservare maestosa e superba tutto il paesaggio che sovrasta. Nel parcheggio, dove poco fa i ragazzi del palazzo giocavano a pallone, ci sono appena tre automobili; sulla corda di casa mia, delle lenzuola e altri panni che la mamma ha finito di lavare. Quasi tutti gli alberi, eccetto il pino e l'ulivo, hanno foglie gialle e nell'aria la tranquillità viene ogni tanto disturbata da cinguettii, scampanellii di biciclette e rombi di automobili. Qualche mosca entra nella stanza, ispeziona e se ne va, e io...vorrei che tutto rimanesse così per sempre, anche il mio animo, ora contento e spensierato.- (S.A.)
Sabato, 2 novembre 1968.-
---------